IL PUNTO n. 1017 del 10 ottobre 2025
di MARCO ZACCHERA
Per
scrivermi o contattarmi: marco.zacchera@libero.it
Numeri
arretrati sul mio sito www.marcozacchera.it
IL MONDO AL CONTRARIO (PER LA SINISTRA)
Se fossi
un politico di sinistra sarei quasi disperato: sembra che il mondo vada davvero
al contrario rispetto alle loro speranze. Poi mi consolerei con la Salis graziata
dall’Europarlamento per un solo voto nella votazione segreta
probabilmente con qualche “popolare” (di Forza Italia?) che le ha dato un
“aiutino”. Giuridicamente è una follia: la Salis andava processata perché il
grave reato di cu era imputata era stato commesso PRIMA della sua elezione a Strasburgo.
Ma se sei
“compagno” la legge è interpretata “ad personam”. Che vergogna!
CALABRIA
Questa
dovete proprio spiegarmela.
Ma la Meloni – cattiva e
antidemocratica di suo per definizione – non doveva essere scacciata e indotta
a dimettersi dal voto popolare? Non è questo che chiedeva a gran voce la CGIL
in corteo con presunti milioni di italiani al seguito? Quale maggiore occasione
che le elezioni di domenica in Calabria per darle la spallata finale? Macchè…
si vota e il presidente uscente Roberto
Occhiuto, “tirando” anche Forza Italia, straccia la sinistra di
quasi 20 (venti!!!) punti infliggendole una sberla allucinante e memorabile.
Eppure il suo candidato unitario Pasquale
Tridico, l’ineffabile esponente del M5S (che neppure risiedeva
da quelle parti) era appoggiato da tutta la sinistra, i renziani e anche dalla Schlein scesa apposta in
Calabria a sostenerlo.
Tridico
aveva chiara la sua ricetta: 3000 nuove assunzioni per “operatori di cultura”,
7000 nuovi “operatori per l'ambiente” (ovvero forestali, che in Calabria sono
già migliaia, per esempio ce ne sono 414 solo nel comune di San Giovanni in
Fiore, ovvero quasi quanti tutti quelli dell’intera Umbria che peraltro ha più
foreste di quelle calabresi), poi bollo auto gratis per tutti ecc.
A seguire
un “reddito di dignità” di 500 euro mensili per tutti i cosiddetti
“occupabili”, ovvero tutti (e tutte) quelli che non hanno un reddito certo. Chi
avrebbe pagato? Un particolare che è restato evanescente ma – dice il PD – “non
siamo stati compresi, abbiamo avuto poco tempo”.
Meno
male!
Ma capite
che il comico Albanese,
con il suo incredibile personaggio di Cecco La Qualunque, era solo un modesto e
simpatico dilettante perché Tridico (che è stato l' indiscusso capo
dell’INPS per anni, rendiamocene conto !!) lo ha battuto in tutto a spararle
più grosse, ma ""qualunquemente lo hanno sonoramente bocciato.
Ps. Avete
notato come La7, Sky ecc. hanno immediatamente “silenziato” in voto in
Calabria finito quasi subito in coda ai TG e già dimenticato il giorno dopo? La
chiamano coda di paglia…
LA PACE A GAZA
Vuoi
vedere che alla fine sarà proprio per merito di quell’odioso sporcaccione di Trump che arriverà una
tregua per Gaza? Roba da non credere dopo tutti gli insulti che si è preso, ma
comunque è solo una evidente e sporca provocazione per sabotare Landini che
stava già organizzandosi per venerdì prossimo e adesso ha rinviato la piazza al
25 ottobre.
Intanto
il “tycoon” ha perfino messo d’accordo tra loro molti stati arabi che – ma
nessuno in Italia se ne era mai accorto? – da decenni hanno in odio, oltre che Hamas, proprio anche i
palestinesi quasi più degli stessi israeliani, prova ne sia che nessuno degli
straricchi Stati del Golfo ha mai proposto di prendersi in casa o mantenere
ciascuno una fettina di profughi contribuendo così a risolvere il problema.
DRONI ALIENI
C’è una
faccenda che mi preoccupa perché, zitti zitti, forse sono arrivati gli alieni e
non se ne è accorto nessuno.
Pensate:
ci raccontano che da due settimane gruppi di droni arrivano puntualmente di
notte stazionando indisturbati nel cielo degli aeroporti e delle basi NATO di
mezza Europa e - da Monaco a Copenaghen a Oslo - girano su e giù indisturbati e
poi se ne vanno in silenzio e senza far danni, ma nessuno sa intercettarli o
tantomeno abbatterli. Chi sono, perché non si fanno riconoscere e dribblano
così abilmente gli intercettatori a terra? Putin è lontanuccio: e se fossero
semplicemente gli alieni che stanno testando le emozioni dei terrestri? Di
sicuro sono una provvidenza per la fatina di Bruxelles che così può accelerare
a riproporre il pesante conto delle spese per costruire lo scudo “sentinella
dell’est”. Così in “finanziaria” su 40 miliardi 23 se ne vanno in maggiori
spese militari.
LE PIAZZE
Io
rispetto chi va in piazza a protestare purché in modo pacifico, ma mi sembra
come 50 anni fa quando era di moda farlo il Vietnam: in realtà era il PCI,
finanziato dall’URSS, che sobillava le piazze contro gli USA “per la libertà”,
così come oggi la “flotilla” è la scusa per la CGIL di strumentalizzare una
giusta, sacrosanta e comprensibile protesta generale contro gli eccessi e gli
eccidi di Netanyahu.
Cinquant’anni
dopo in Vietnam c'è però ancora il partito unico (comunista) senza elezioni
democratiche, così come non ci sono in quasi tutti i paesi arabi.
Anche
Hamas certo non vuole elezioni, proprio per continuare ad imporsi con il
terrore e la forza sul popolo palestinese. Rispetto quindi per chi fa le
dimostrazioni, ma quanti di quelli che scendono in piazza conoscono e
riflettono su queste cose? Perché le reti TV e i media questi retroscena non lo
spiegano mai, tutti presi a enfatizzare e moltiplicare i numeri dei dimostranti
che salgono a uno, due, addirittura per Landini
adesso montati a 3 milioni di persone.
Poi, se
si guardano i dati reali, la partecipazione allo sciopero generale di venerdì
scorso è stata nel pubblico impiego del 6,7% e nel privato anche meno, ma con
milioni di persone bloccate su treni e autostrade.
A parte
che lo sciopero generale era stato dichiarato illegittimo dalla stessa
Commissione di garanzia e la legge avrebbe dovuto pur essere osservata, nessuno
ha tenuto ha tenuto conto dei danni economici causati a tutto il paese (un
giorno di sciopero generale costa in mancata produzione oltre un miliardo di
euro, ma non oi paga Landini). ?
Piuttosto,
visto che non è uno sciopero in Italia a creare la pace a Gaza perché gli
scioperanti non sono stati invece invitati a devolvere UN’ORA DI SALARIO a
favore dei palestinesi?
Fondi che
- se trasformati in aiuti “veri” e portati a destinazione con trasparenza -
sarebbero serviti molto di più anche perché a bordo della “flotilla” , quella
dei “siamo dei martiri, ma speriamo di non farci male” di aiuti concreti pare
proprio ce ne fossero pochini.
Ma erano
lo show e la politica a contare, non certo la concretezza di voler aiutare sul
serio
.
REPUBBLICA CECA E INDIGNAZIONE
Quando le
notizie non piacciono a Bruxelles, si nascondono. Per esempio quanti lettori
hanno saputo che sabato scorso in
Repubblica Ceca il partito di governo pro-UE ha preso solo il 23.4 % dei voti
alle elezioni politiche e la stragrande maggioranza è andata alla destra
(”populista”, ovviamente) che costituirà il nuovo governo?
Così
oltre Orban,
la presidenza polacca e la Slovacchia, anche a Praga adesso tira fronda
anti-UE, ma quindi è meglio non dirlo.
Così come
è giusto che Ursula Von
der Leyen si indigni se droni russi attaccano un treno
passeggeri in Ucraina, ma avrebbe potuto anche dire qualcosa anche quando, solo
qualche settimana fa, droni ucraini hanno attaccato in una sola notte tre treni
passeggeri in Russia, vicino a San Pietroburgo, causando morti e feriti tra
passeggeri civili.
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che scrivo – mi invierà nuovi indirizzi di potenziali lettori.
OGGI 10
OTTOBRE E’ IL MIO COMPLEANNO, GRAZIE A CHI MI HA FATTO O MI FARA’ GLI AUGURI
!!
BUONA SETTIMANA A TUTTI ! MARCO



Sono nato a Verbania, sul Lago Maggiore, in una famiglia che da secoli ha le sue radici all’Isola dei Pescatori che è quindi da sempre la mia prima piccola patria.


Quando dopo qualche anno di università la Patria si è ricordata di me - allora la naja era obbligatoria – anziché mandarmi tra i paracadutisti - come speravo- mi ha spedito a Pontebba (Udine), a fare l’artigliere da montagna con il mulo al seguito. Pazienza, da allora ho portato la penna sul cappello (e sono con piacere socio dell’ANA) anziché il basco amaranto.
Quasi alla fine del servizio militare (ed era la prima volta che andavo a votare) mi sono candidato al consiglio comunale della mia città, mi hanno subito eletto e di lì ho cominciato la carriera, cresciuta – è il caso di dire – dalla gavetta: dal comune alla provincia, al consiglio regionale del Piemonte nel 1990. In quegli anni essere di Destra significava lavorare seriamente ma essere emarginati, ritrovandosi spesso da soli in un ruolo di dura quanto difficile opposizione, ma è proprio in quel periodo che ho maturato esperienza e rafforzato le mie scelte per costruire una politica che - allora come oggi - intendevo e intendo trasparente, impegnata e concreta. Amavo ed amo stare in mezzo alle persone, discutere con loro, vivere i loro problemi.
Nel ’94 la mia prima candidatura al Parlamento sostenuta e vinta con l'aiuto di oltre 110.000 piemontesi che mi hanno voluto a Montecitorio, unico eletto di Alleanza Nazionale in tutta la circoscrizione del Piemonte 2. La mia circoscrizione elettorale era composta da ben 7 province ma non ho mai mancato ad un appuntamento, ad un incontro.
Subito dopo l’elezione alla Camera Gianfranco Fini mi ha chiamato ad impegnarmi come dirigente nazionale di partito e sono stato così l’ultimo responsabile del dipartimento Organizzazione del MSI-DN prima della fondazione di Alleanza Nazionale e vi ricordate forse il famoso congresso a Fiuggi – quando è stata fondata AN - che ho organizzato proprio io come segretario generale del congresso.
Mi hanno poi rieletto alla Camera nel 1996 e nel 2001 nel collegio uninominale di Verbania-Domodossola, dove AN e la allora "Casa delle Libertà" hanno quasi sempre conquistato la più alta percentuale regionale. Sono stati gli anni più belli perchè con l'elezione diretta a deputato ero in rapporto diretto con i miei elettori che cercavo quindi di rappresentare bene ogni giorno.
Il mio collegio elettorale era terra di montagna e di laghi, ma non c'è un paese, una frazione e forse anche solo un gruppo di case dove io non sia passato, magari organizzando anche un incontro, un dibattito, una conferenza stando vicino ai problemi della "mia" gente soprattutto quando vi erano momenti di maggiore difficoltà. Organizzavo i miei "Rapporto agli elettori" nelle piazze o nelle palestre, nei saloni dei ristoranti o in quelli parrocchiali e cercavo sempre soprattutto di spiegare con parole semplici cosa succedeva a Roma e perché tante cose non si riuscivano a risolvere, così come per anni ed anni alla TV locale ogni settimana la mia rubrica "Onorevole, permette?" era aperta a tutti.
In quegli anni ho diretto l dipartimento Enti Locali di AN e, dal 2002, sono stato - fino alla fine della storia di Alleanza Nazionale - il responsabile del dipartimento Esteri in contatto (anche perché facevo parte della Commissione Esteri) non solo con moltissime figure politiche mondiali ma soprattutto con gli italiani che vivono nel mondo.
Dal 2001 fino al 2012 sono stato componente e anche presidente per cinque anni della delegazione Italiana alla UEO (Unione Europea Occidentale) che si occupava di difesa e sicurezza europea e sono stato membro del Consiglio d’Europa a Strasburgo.
Nel 2005 mi sono nuovamente laureato, questa volta in "Storia delle Civiltà" e sempre a pieni voti con una tesi sui rapporti nel campo della sicurezza tra Unione Europea ed USA dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Nel 2006 e nel 2008 sono stato rieletto deputato per un totale di cinque legislature e 18 anni passati a Montecitorio.
Leggendo qualcuno penserà ad esagerazioni ed invece no: lavorando seriamente si può fare tutto questo senza molti problemi (senza autista o auto blu!) e sono sempre rimasto stupito come nelle statistiche risultassi uno dei deputati più attivi per interventi o iniziative parlamentari perché davvero non mi sembrava di esagerare, ma solo – appunto – di impegnarmi seriamente visto d'altronde lo stipendio che ci davano e che imponeva impegno e responsabilità.
Come ho scritto in uno dei miei libri, "STAFFETTE", che ho dedicato ai giovani di oggi (e che vi invito a leggere perché racconta un po’ tutto di me e della politica di questi anni) non ho mai amato l’apparato del potere, i lussi inutili, gli sprechi di quel mondo falso e senza onore che sta da tempo distruggendo l’anima della gente e la natura intorno a noi. Concetti che riprendo anche in "INVERNA", un nuovo titolo uscito nell’autunno 2012.
Nella mia vita ho avuto la fortuna di viaggiare (per ora) in 139 paesi del mondo ma una svolta importante nella mia vita è venuta nel 1980 quando ho iniziato a lavorare in Africa sul Lago Turkana, in un villaggio di poveri pescatori insegnando loro a pescare. Da allora mi sono reso conto che i problemi non sono mai solo personali, ma anche di tutta l’umanità e che dobbiamo essere comunque grati e contenti verso il "Grande Capo" per tutto quello che abbiamo e che troppe volte diamo per scontato.
Per dare una risposta concreta ho così fondato i VERBANIA CENTER che operano dal Kenya al Mozambico, dal Burundi al Sud America e che oggi sono organizzati in un "Fondo" all'interno della Fondazione Comunitaria del VCO. In oltre 40 anni abbiamo realizzato più di 100 iniziative di sviluppo sociale ed investito oltre 700.000 euro.
Dal Darfur all’Afghanistan, dal Burundi a Timor Est, dal Corno d’Africa al conflitto Mediorientale ho anche visto e vissuto direttamente anche i drammi di tante guerre dimenticate,così come la realtà di tantissimi italiani all’estero che meriterebbero ben più attenzione e rispetto e che invece troppe volte in patria non sono assolutamente considerati.
Credo che si debba essere sempre delle persone semplici: il titolo di onorevole o quello di commendatore non mi sono mai piaciuti, non per niente i miei genitori mi hanno chiamato Marco, il che suona molto meglio e se non mi conoscete di persona ed avrete occasione di contattarmi per favore chiamatemi così.
Qualcuno dice che sono stato un deputato e un politico anomalo... non so, io so soltanto che di dentro mi sento davvero sempre il ragazzo di una volta, quello che parlava al megafono tra le urla (o peggio) nelle assemblee studentesche oppure che prendeva la parola solo contro tutti in consiglio comunale e vorrei ancora essere capace di cambiare sul serio, in meglio, questa Italia che amo e la nostra società dove ci sono ancora tante, troppe ingiustizie.
Anno dopo anno, però, ho scoperto che non sono le ideologie a fare le differenze, ma la qualità delle persone e ne ho trovate di valide e corrette in ogni formazione politica.
E' stata una grande avventura, un onore ed un orgoglio e nel 2012 - anche se avrei potuto rinviare questa scelta - ho anche volontariamente lasciato Montecitorio per svolgere questo incarico a tempo pieno. Per quattro anni ho dato tutto me stesso per la mia città, senza orari né limiti, cercando (gratis) di aiutare e di ascoltare sempre tutti con il massimo impegno possibile. Certo non ho mai fatto discriminazioni di alcun tipo e mi spiace che a volte qualche avversario (ma soprattutto qualche collega di centro-destra) non abbia capito che amministrare una città significa andare ben al di sopra delle opinioni politiche.
Nel 2013 ho scelto di dimettermi da sindaco perchè la mia maggioranza (come il centro-destra a livello nazionale) si era divisa, ma soprattutto sono stato spinto a farlo – e ne ho poi avuto conferma dalle indagini giudiziarie – perché alcune persone a me vicine avevano tramato contro di me diffondendo maldicenze e assurdità: una pagina brutta, una grande sofferenza e delusione che mi ha ferito profondamente.
La “Giustizia” degli uomini mi ha dato completamente ragione ma mi è rimasto il peso di essere stato costretto a lasciare un incarico al quale tenevo, dove ci mettevo il cuore senza risparmiarmi. Ci tenevo perché mi avevano eletto quei miei concittadini che, a larga maggioranza, mi conoscevano di persona e avevano avuto fiducia in me , passano gli anni ma e' una ferita che non si e' rimarginata.
Ho così concluso la mia carriera elettiva ma ho continuato nei miei impegni perché ci sono infinite cose da fare.


