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IL PUNTO di MARCO ZACCHERA

IL PUNTO

IL PUNTO
di MARCO ZACCHERA

n. 583 del 20 maggio 2016  


SOMMARIO:  NASCE IL COMITATO “VCO DICE NO” -  PANNELLA – ALITALIA – RENZI BOOO – LE RONDINI – LA BUONA NOTIZIA


VCO DICE NO
Si avvicina il referendum sul nuovo testo costituzionale deciso dal governo Renzi, non si sa ancora se con un unico o più quesiti proposti ai cittadini..
Se si tratterà di un quesito unico credo sarà doveroso esprimersi per il NO e in tutta Italia è in corso un’ampia mobilitazione perché la gente capisca i rischi che correrebbe il nostro paese se questo testo costituzionale venisse approvato, rischi opportunamente sottolineati anche da 56 giudici costituzionali espressione di varie ed anche opposte opinioni politiche.
Ovviamente Renzi può usare tutte le forme possibili di propaganda per il SI ed è evidente che ad oggi non c’è una equilibrata e completa informazione.
Per questo abbiamo dato vita ad un comitato “VCO dice NO” (del quale mi è stato chiesto di assumerne la presidenza provvisoria) aperto al contributo ed alla partecipazione di tutti - anche se non residenti nella nostra provincia – e soprattutto indirizzato a quegli elettori di centro-destra che non tanto o non solo si oppongono allo strapotere del governo, ma che soprattutto vogliono CAPIRE su che cosa si discute.
A mio avviso non dobbiamo infatti fare una battaglia pro o contro Renzi ma entrare nel merito dei contenuti di questa riforma che in sé non sono tutti sbagliati, ma che nel loro complesso diventano inaccettabili soprattutto se accompagnati alla nuova legge elettorale che accentra i poteri nelle mani di un premier non eletto direttamente dai cittadini e senza adeguate garanzie e controlli.
Serve quindi un comitato che SPIEGHI gli effetti della riforma costituzionale e gli squilibri che ne verrebbero in caso di approvazione, cominciando con un drastico taglio delle possibilità di scelta politica dei cittadini.
Un governo che controllerebbe informazione, magistratura, parlamento e votato anche solo dal voto di una minoranza degli elettori e che prenderebbe comunque il potere grazie ad un premio di maggioranza assurdo in una camera unica (il Senato sarebbe del tutto esautorato di potere) non è un concetto democratico e può dar vita a situazioni insostenibili.
Ecco la necessità di un comitato che deve e vuole essere apartitico proprio per poter coinvolgere persone di differenti opinioni politiche e che rappresenti tutte le aree geografiche del VCO.
E’ un momento importante per l’Italia perché un testo costituzionale inadeguato condizionerebbe il futuro di tutti e anche per questo non possiamo disinteressarcene.
Info ed adesioni scrivendo a:   vcodiceno@gmail.com

CIAO MARCO !
Conservo di Marco Pannella (che all’anagrafe si chiamava Giacinto) un ricordo personale ed affettuoso, legato ai tempi di Radio Radicale, una emittente che – anche per i soldi pubblici che riceveva – dava però davvero spazio alla voce di tutti.
Si parlava spesso di politica estera e a volte, a microfoni spenti, Marco ricordava con piacere episodi di vita politica come la sua controversa partecipazione ad un congresso del MSI-DN (allora considerato appestato ed emarginato) che suscitò le ire dei benpensanti ”democratici”, oppure le sue iniziative a difesa anche dei giovani di destra degli anni ’70 che - come me  - chiedevano di poter esprimere le proprie opinioni, perché essere Radicali per lui significava davvero credere nelle libertà e nel rispetto reciproco.
Prole di stima perché Pannella era uno fuori dagli schemi e – pur non condividendo nel merito diverse delle sue battaglie – non c’è dubbio che fosse un esempio concreto di come ci si batte per le idee e la libertà di tutti senza preconcetti e senza ipocrisie, rispettando sempre gli avversari e facendo propria e concreta la massima di Voltaire “ Non la penso come te, ma farò di tutto perché tu possa esprimere la tua idea”.
La morte di Marco Pannella rappresenta così davvero la fine di un modo di concepire la politica in modo militante, con metodi che in Italia prima di lui erano quasi sconosciuti ma che sono stati gli stessi di grandi menti del mondo – come non ricordare Ghandi ! – sollevando la bandiera dei diritti civili che Pannella non ha mai ammainato.
E’ stato trasversale ed irriverente, volutamente provocatorio ma – se ci pensate – sempre corretto. Non corretto con i canoni della forma, anzi, ma corretto e coerente verso i propri principi.
Aveva la politica nel sangue con il senso dell’ironia e della polemica, della provocazione spesso finalizzata al risultato che era sempre quello di obbligare le coscienze a porre attenzione a temi troppo spesso dimenticati. Quanti digiuni per temi nobili, dalla obiezione di coscienza alla condizione nelle carceri, dalle sue tante campagne per la fame del mondo o alla denuncia di tante prevaricazioni ed ingiustizie. Irriverente e scanzonato ha vissuto fino al suo ultimo giorno scherzando anche con la morte, con sulle labbra la strafottente canzone di De Andrè “Sorella morte lasciami il tempo, di terminare il mio testamento…”

ALITALIA: LOOK E DISASTRI
Presentato in pompa magna il nuovo look delle divise del personale Alitalia: sbrodolamento di lodi per il presunto “made in Italy” dimenticando che ormai la compagnia è di proprietà araba e che ha brutalmente dimenticato il Nord del nostro paese accentrando tutto su Fiumicino ma perdendo così larghe fette di mercato.
Intanto il ritorno in pareggio è ancora rinviato, mentre linee significative sono state abbandonate e lasciate sempre più spesso in mano ad operatori aereo stranieri, basta vedere un aeroporto come Malpensa trasformato in deserto e che ad usarlo – pensando a quello che potrebbe rappresentare -  stringe il cuore. Nessuno sembra ammettere la realtà ovvero il flop di una compagnia che ancora vuole toccare il sentimento degli italiani dopo averne abbondantemente ripulito i portafogli.
Triste realtà, ma è la verità.

RENZI BOOOO
“Raddoppieremo gli investimenti nella cooperazione internazionale” annuncia trionfalmente Matteo Renzi alla conferenza Italia-Africa, con un ennesimo show ripreso ampiamente dai media,  ma con alle spalle una desolante realtà.
L’Italia investiva molto di più in Africa e nel terzo mondo 30 anni fa – peraltro  spendendo male buona parte dei fondi disponibili – ma anno per anno ha progressivamente ridotto i sui investimenti all’estero tagliando tutto il possibile, dalla nostra rete diplomatica alla presenza nelle comunità italiane all’estero, dalla diffusione della lingua italiana alla qualità dei programmi TV alla realtà della stessa cooperazione internazionale. Numeri, fatti, evidenze tutte collegate fra loro che Renzi dimentica (ma ne ha un minimo di conoscenza?) per preferire le solite frasi ad effetto, ma - come sempre - NESSUNO che lo incalzi e lo contesti sui fatti.
Attendiamo i raddoppi renziani, intanto i soldi – giusto per capire - dove li prende, anche se  probabilmente poche ore dopo si sarà già dimenticato dei suoi slogan? Scusatemi, ma il nostro premier in Italia ed in Europa ogni giorno che passa mi sembra sempre di più solo e soltanto uno sbruffone.

VERBANIA: NIENTE RONDINI IN MUNICIPIO
Anche questa primavera le rondini sono tornate numerose sul lungolago di Pallanza, ma non sotto i balconi del municipio, con tutti i loro nidi rimasti desolatamente vuoti.
E’ un presagio? Anche le rondini notano  un distacco del Palazzo con la realtà della città?
Visto quello che sta succedendo – e non solo per il nuovo teatro – penso proprio di sì.
DA UNA TRAGEDIA LA BUONA NOTIZIA
Si chiamava Khurram Zaki, era un coraggioso giornalista musulmano che è stato assassinato nei giorni scorsi perché in Pakistan aveva apertamente difeso i cristiani del suo paese sostenendo che tutti – musulmani, indù o cristiani – hanno il diritto di professare la propria fede e devono essere liberi di farlo.
Pochi in occidente lo hanno ricordato, così come è stato dimenticato presto – sempre in Pakistan – il ministro per le minoranze religiose Shabbaz Bhatti, cristiano, vittima di un attentato e ucciso brutalmente come Salman Taseer, un altro giornalista musulmano che si schierò a difesa di Asia Bibi condannata a morte solo perché cristiana.  
Sono esempi luminosi che brillano nelle tenebre dell’odio che ci avvolgono, “buona notizia” perché testimoniano il coraggio e il sacrificio di una umanità che non si è persa se ha ancora dei punti di riferimento, degli esempi da seguire.
Migliaia di altri casi ci provano purtroppo il contrario ovvero il crescere dell’odio e delle  ingiustizie, della violenza e delle discriminazioni, ma sta a ciascuno di noi decidere da che parte stare, se abbiamo almeno il coraggio di schierarci  anziché fare finta di nulla.

Un saluto a tutti, buona settimana!                                      Marco Zacchera



 
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